Mettiamo al centro l’Ambiente

Oggi l’ambiente è uno dei grandi temi del progresso e della speranza in un futuro migliore. L’ambiente conta sempre di più nella coscienza individuale e collettiva.

Conta di più perché la lotta ai mutamenti climatici e la sempre più provata scarsità di petrolio (risorsa limitata da cui dipende tutto il sistema economico mondiale attualmente basato su un modello di crescita infinita), costituiscono le 2 sfide decisive per il futuro, anche prossimo, dell’umanità. Tali sfide sono destinate in ogni caso a cambiare radicalmente  l’economia e la società nel corso di questo secolo.

E’ solo come comunità, e quindi attraverso la Politica, che possiamo scegliere se l’umanità nei prossimi anni dovrà subire passivamente o sarà invece in grado di gestire tali cambiamenti, tenendoli sotto controllo. Tante decisioni politiche si devono prendere a livello mondiale, nazionale e locale. Tutte necessarie e parimenti importanti.

L’ambiente quindi deve contare di più nell’agenda della politica. Anche in Italia. Anche nella nostra Regione. Anche nelle nostra Città. Il tempo è poco.

L’Associazione degli Ecologisti Democratici è una associazione politica ecologista che vuole rappresentare e promuovere l’ambientalismo politico riformista. Un ambientalismo fondato su basi razionali, nella convinzione che una conoscenza sempre più diffusa, una scienza libera e responsabile e il costante riferimento al principio di precauzione siano condizioni indispensabili per affrontare i grandi problemi ambientali di oggi.

L’Associazione degli Ecologisti Democratici, riconosce che l’ambientalismo riformista è una delle culture politiche fondanti del Partito Democratico e gli Ecologisti Democratici si battono affinché la questione ambientale sia considerata prioritaria nelle proposte politiche di quel Partito e di tutti i partiti riformisti, perché una nuova politica del XXI secolo che si voglia autenticamente riformista non può non avere al centro l’ambiente e le sfide sopra descritte.

Per gli Ecologisti Democratici per avere un futuro degno e desiderabile l’umanità deve imparare a fare di più e meglio con meno: con minore inquinamento, con minore consumo di risorse naturali e di energia, con minore produzione di rifiuti. Solo così, attraverso un impegno comune che veda in particolare i popoli più ricchi adottare stili di vita e di consumo meno dissipativi, sarà possibile sconfiggere la povertà, la fame, e al tempo stesso salvaguardare gli equilibri ecologici, a cominciare da quelli climatici, indispensabili per il benessere e, con alta probabilità, per la stessa sopravvivenza della specie umana.

In Italia la sfida ambientale è particolarmente urgente e importante perché in questo Paese si pongono problemi ambientali di inusuale asprezza, dall’illegalità ambientale dell’abusivismo edilizio o delle ecomafie, al dissesto idrogeologico, alla morsa dell’inquinamento che attanaglia le nostre città, e dove d’altra parte la qualità ambientale è un elemento decisivo di una rete fitta e preziosa di economie dal forte radicamento territoriale e dallo spiccato valore immateriale, nonché della coesione sociale e della stessa identità nazionale.

Per gli Ecologisti Democratici l’ambiente è anche un’economia nuova più moderna ed efficiente, che grazie all’innovazione ecologica crea più benessere ma consuma meno energia e materie prime, produce meno rifiuti e meno inquinamento, fa nascere imprese innovative e nuova occupazione.

L’ambientalismo riformista deve dare slancio all’innovazione tecnologica orientata: dall’efficienza energetica alla produzione di energia pulita e rinnovabile, dalla riduzione dei consumi di materie prime alla riduzione dei rifiuti e della loro pericolosità, dal miglioramento della qualità ecologica dei beni e dei servizi alla diffusione di buone pratiche e di migliori tecnologie sostenibili.

Ambientalismo riformista è anche offrire un marchio di qualità italiana a tutti i prodotti e i servizi che traggono riconoscibilità e forza competitiva dalla loro origine “made in Italy”: dal turismo sostenibile all’agricoltura di qualità, dalle tecniche di restauro alla moda, dall’arredamento al design industriale, dall’economia a km 0 alla valorizzazione dei beni comuni. Mettendo al centro il grande talento italiano: “costruire all’ombra dei campanili cose che piacciono al mondo”.

Per dare gambe a queste idee gli Ecologisti Democratici hanno dato vita ad un’associazione di donne e uomini radicata sul territorio in tutte le Regioni italiane.  

L’Associazione è necessaria per dare più forza all’ ambientalismo dentro al PD, e utile al PD per entrare in sintonia con quanti, nella società italiana, si riconoscono nell’idea che l’ambiente è oggi più che mai una frontiera di progresso e di civiltà.

L’Associazione è aperta e incoraggia il contributo anche di chi nel PD non si riconosce e intende promuovere attivamente il dialogo tra le diverse anime del riformismo e agire da cerniera tra i partiti e le associazioni.

Tutto questo con la convinzione che l’importanza delle questioni ambientali e il poco tempo a disposizione per risolverle non lasci spazio a tatticismi di corto respiro, ma necessiti della più ampia unità di intenti, e di cuori e di menti, da parte di tutte le forze che hanno a cuore il futuro dei nostri figli, perché di questo stiamo parlando. 

L’Associazione degli Ecologisti Democratici intende portare al centro del dibattito politico nazionale e locale in particolare nuove personalità della società civile proveniente dal mondo delle professioni green e di quanti nel mondo accademico, scolastico, produttivo, imprenditoriale e del volontariato siano già oggi, ogni giorno, motori e testimoni competenti della riconversione ambientale che, seppur lentamente, è già in atto. Tali personalità sapranno innestare nella politica nuove competenze e nuove idee all’altezza delle sfide che abbiamo davanti.

L’Associazione intende agire da stimolo per le amministrazioni locali, in particolare sui temi del risparmio energetico, che in un momento di tagli alle risorse degli enti locali, possono costituire un’ottima strategia anche per far fronte ai vincoli di bilancio senza pregiudicare i servizi essenziali ai cittadini.

L’Associazione si impegna infine a far crescere un nuovo civismo ecologista nei comportamenti dei cittadini.

Padova, 1 Agosto 2010